Blog

No a procedure privilegiate

Sono sempre felice quando si creano posti di lavoro e in particolare posti di lavoro nel settore del patrimonio culturale. Ma non mi piace, però, se si stabiliscono percorsi preferenziali. La stabilizzazione non può valere solo per alcuni, e solo perché si tratta di Pompei. Sarei felice (lo scrivo e lo sostengo da anni) se a tutte le strutture del MiBACT si attribuisse - con una rigorosa azione di indirizzo, controllo e valutazione dal centro - piena autonomia organizzativa e amministrativa, compresa la gestione del personale e la possibilità di curare il proprio reclutamento, in modo da assumere il personale con le competenze e le qualifiche di cui ogni struttura ha effettivamente necessità (invece dei mega-concorsi generalisti). Ma questa è tutt'altra cosa. So bene che questa assunzione di 12 tecnici per il Grande Progetto Pompei riguarda soprattutto architetti e ingegneri strutturisti (questi ultimi non previsti nell'ultimo grande concorso), di cui c'è gran bisogno. Come so bene che alcuni dei 20 funzionari destinati anni fa a Pompei, dove hanno svolto un eccellente lavoro, sono nel frattempo andati via, in altre sedi, per cui queste nuove assunzioni integrano quelle lacune nel frattempo venutesi a creare. Capisco tutto. Ma le regole devono essere uguali per tutti. Ci sono idonei in attesa di assunzione per lo scorrimento fino ai 1000 posti previsti. Ci sono altri idonei. E ci sono tanti altri professionisti, con grande competenza, che attendono altre opportunità. Vedremo cosa succederà nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Ma questa partita per il reclutamento di ulteriore personale tecnico-scientifico, tecnico e amministrativo, con un ritmo regolare e con procedure più adeguate, è una partita importante, che dovrebbe vederci tutti dalla stessa parte, anche a prescindere dalle diverse posizioni assunte sulle riforme degli anni passati.


https://www.huffingtonpost.it/giuliano-volpe/no-a-percorsi-preferenziali-nei-beni-culturali_a_23400501/?utm_hp_ref=it-homepage

<< Indietro

Ultimi post

La zone d'interesse

Visto “La zona d’interesse”, film di Jonathan Glazer, duro e doloroso come un pugno nello stomaco ripetuto continuamente con colpi ritmici,...

Killers of the Flower Moon

Visto, giorni fa (e purtroppo non al cinema, dove lo avevo perso) Killers of the Flower Moon, film epico (anche per la durata) di Martin Scorsese, grande...

La società della neve

Visto su Netflix la Società della neve, film drammatico, duro, a tratti sconvolgente, che racconta la nota vicenda del gruppo di ragazzi di una squadra...

L'educazione delle farfalle

Letto L'educazione delle Farfalle di Donato Carrisi, regalatomi da una amica che conosce la mia passione per i Thriller. Non avevo mai letto nulla di Carrisi...