Blog

«Per Palazzo d’Avalos il ministero pensa a un intervento concreto»

Parla l’archeologo Giuliano Volpe, ex presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali fino allo scorso anno

 

L’opinione pubblica, i cittadini di Napoli potranno essere parte del salvataggio di Palazzo d’Avalos. Lo conferma Giuliano Volpe, ex presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali fino allo scorso anno. L’archeologo conosce bene il ministro Dario Franceschini — visto che proprio da lui era stato nominato al vertice dell’organismo — e si sbilancia: «Se dalla comunità di Napoli arriverà un segnale concreto, mobilitandosi per salvare un bene particolarmente significativo, questo fattore incentiverà senza dubbio l’intervento del ministero». Si alza quindi l’attenzione sulla manifestazione dei comitati civici che si terrà sabato: una catena umana unirà Palazzo d’Avalos al Pan, per far capire al ministero che la città vuole il «Superpan», un grande polo museale nel cuore di Chiaia.

Dottor Volpe, a che punto siamo?

«In qualità di ex presidente del Consiglio superiore mi sto attivando per sollecitare personalmente i vari livelli del ministero. Serve un intervento concreto: una soluzione per Palazzo d’Avalos deve essere trovata».

Cosa ne pensa della mobilitazione per il «Superpan»?

«Mi piace moltissimo questa idea di collegare con una catena umana più elementi del patrimonio della città, come a enfatizzare l’esistenza di una rete di beni legati simbolicamente da un obiettivo comune».

Perché?

«Perché il vero tema è cercare di andare al di là del singolo monumento in decadenza, per quanto importante sia, e spingere verso la rinascita di quartieri interi. Parliamo di un vero recupero del contesto sociale, che va favorito e sostenuto con forza dalle istituzioni».

Qual è la prospettiva?

«Non basta solo acquisire e restaurare il Palazzo, ma va poi capito quale destinazione dargli e come gestirlo. Per questo il ministero vuole sempre più sollecitare la partecipazione dal basso: è un punto importante per avviare una nuova fase della tutela del patrimonio storico. Più stimoli arriveranno, più questo progetto potrà realizzarsi».

C’è una politica precisa del nuovo governo sulla cultura?

«Sì, la volontà è quella di premiare gli interventi in cui nota un intervento diretto della cittadinanza, perché mostra chiaramente quali sono i temi importanti per le associazioni e la pubblica opinione, nello spirito della Convenzione di Faro (che introduce il concetto innovativo di “eredità-patrimonio culturale” accessibile ai cittadini, ndr)».

Può rivelarci cosa ne pensa il ministro Franceschini?

«Quello che posso dire è che pochi giorni fa il ministro ha ricordato in Consiglio superiore che si vuole incentivare la tutela del patrimonio storico dell’età moderna, non solo quello dell’antichità. L’attenzione verso Palazzo d’Avalos, una dimora del Cinquecento di così grande valore per tutto il Paese, è sicuramente nelle sue corde».

La campagna del Corriere è stata letta anche dalla senatrice del Movimento 5 stelle, Luisa Angrisani, che ha presentato una interrogazione. Subito accolta da un ministro in quota Pd. È un segnale?

«Non sono sicuro che il caso del recupero di Palazzo d’Avalos possa essere trasformato in una questione politica e partitica».

Nemmeno come dimostrazione di una sintonia culturale tra i due partiti di governo?

«Su questo non ho dubbi e penso sia un fattore da mettere in evidenza. Sono due partiti molto diversi sotto alcuni aspetti, ma trovo che il piano culturale sia un vero terreno di incontro: sulla tutela del patrimonio culturale e paesaggistico, sono certo che ci siano molti punti di convergenza. Un nuovo piano di sviluppo e di crescita economica che parta proprio dalla cultura è sicuramente al centro delle due maggiori forze del governo».

Questo vale anche per il Sud?

«Napoli sta dando dei segnali inequivocabili, la convergenza su Palazzo d’Avalos lo dimostra. Anche da questo progetto può nascere una nuova industrializzazione del Sud su base culturale, che sia una risorsa sostenibile per i contesti sociali».

Pubblicato in https://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/cronaca/19_novembre_07/per-palazzo-d-avalos-ministero-pensa-un-intervento-concreto-2e17640c-013f-11ea-aff0-379532e2ffc6.shtml
<< Indietro

Ultimi post

La zone d'interesse

Visto “La zona d’interesse”, film di Jonathan Glazer, duro e doloroso come un pugno nello stomaco ripetuto continuamente con colpi ritmici,...

Killers of the Flower Moon

Visto, giorni fa (e purtroppo non al cinema, dove lo avevo perso) Killers of the Flower Moon, film epico (anche per la durata) di Martin Scorsese, grande...

La società della neve

Visto su Netflix la Società della neve, film drammatico, duro, a tratti sconvolgente, che racconta la nota vicenda del gruppo di ragazzi di una squadra...

L'educazione delle farfalle

Letto L'educazione delle Farfalle di Donato Carrisi, regalatomi da una amica che conosce la mia passione per i Thriller. Non avevo mai letto nulla di Carrisi...