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Nezouh
Appena visto un film a mio parere bellissimo: Nezouh (che in arabo indica lo spostamento di anime, acqua e persone; è lo spostamento della luce e dell'oscurità), di Soudade Kaadan. Film ambientato a Damasco bombardata, in uno spettacolo spettrale con il sottofondo continuo delle bombe. La guerra vista attraverso gli occhi e i sogni di una ragazza adolescente e di sua madre, con momenti di fantastica normalità (per come può esserci normalità in una guerra!), come un ballo ascoltando musica, l’incontro e l’amore con un coetaneo, la voglia del mare, sognato anche cone opportunità per una nuova vita. E un marito-padre, protettivo e legato ai ruoli maschili della cultura araba e della religione, che insiste nel non voler partire pur di non abbandonare la casa colpita dalle bombe. È una magnifica e fantastica storia di emancipazione femminile: attraverso un buco nel tetto Zeina scopre la sua prima libertà. Questi squarci nei muri aprono verso un mondo inimmaginabile di nuove opportunità per lei e per la madre, che decidono di partire, accentando infine di portare con loro anche il marito-padre. Film tenero, a tratti divertente, quasi una favola: forse l’unica maniera per parlare senza retorica dei disastri e della follia della guerra. #mostradelcinemadivenezia #nezouh
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