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Aquileia, da capitale del tardoantico a capitale dell'archeologia
Aquileia è da sempre una delle mie mete preferite. Ci sono stato tante volte, e ci torno sempre molto volentieri. Questa volta è stato in occasione del Aquileia Film Festival, giunto alla 8a edizione. Trovo una realtà in movimento, con significativi progressi, grazie in particolare all'attività della Fondazione Aquileia. Con il direttore della Fondazione Cristiano Tiussii, Piero Pruneti e Rita Auriemma visito l'aula meridionale, con la nuova, bella, sistemazione, realizzata con gusto e con coraggio, accanto al battistero, per musealizzare i mosaici qui individuati con gli scavi austriaci. Una ottima musealizzazione. Ora accompagnata dall'altrettanto bella sistemazione del palazzo episcopale, sorto al di sopra di una domus romana: impressionante la stratigrafia, notevoli i mosaici. Meriterebbe un migliore apparato didattico, magari con sussidi multimediali. Non può mancare un salto nella basilica, per rivedere le varie parti del complesso paleocristiano del vescovo Teodoro e delle fasi successive. Trovo la novità dei pannelli degli affreschi parietali ricollocati in situ: straordinari! Con Rita poi visito il Museo Nazionale, diretto dalla collega Marta Novello, che mi illustra la bella mostra su Palmira, della serie 'l'archeologia ferita': un bel dialogo, stimolante, tra Aquileia e Palmira. Infine una bella passeggiata al porto fluviale, un posto unico, che meriterebbe una migliore sistemazione e una più approfondita conoscenza. Qui c'era un canale di quasi 50 metri di larghezza, frequentato da imbarcazioni cariche di prodotti agricoli, oggetti di artigianato, d'arte, e manufatti di ogni tipo. Aquileia era un grande porto e tale aspetto andrebbe valorizzato. Rita mi parla di un progetto di scavo e di valorizzazione: immagino le banchine riportate alla luce, i magazzini resi comprensibili, magari una ricostruzione di una nave attraccata. Sarebbe una componente straordinaria, unica, del parco archeologico di Aquileia. Aquileia fu grande grazie al suo porto! Infine un salto sullo scavo delle terme condotto dall'amica Marina Rubinich. Insomma due giornate intense, per parlare di patrimonio culturali e per conoscere i progressi e i progetti di una straordinaria realtà che si candida sempre più a diventare una delle capitali dell'archeologia.
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