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Gela, oltre lo 'Stabilimento'
A Gela per presentare il mio libro e quello di Mariarita Sgarlata, con Daniele Manacorda, Katia Ingoglia Valentino Nizzo, su invito di 'Da terra in mezzo al mare' una associazione gelese che raccoglie professionisti e cittadini interessati a vari aspetti della cultura e della città. Un'occasione dopo tantissimi anni per rivedere il museo, e il parco archeologico di Capo Soprano in una città ormai segnata dalla presenza dello 'Stabilimento', la grande raffineria ENI realizzata agli inizi degli anni Sessanta in piena fase di industrializzazione del Sud. Le sue ciminiere segnano l'orizzonte, oltre il museo e la colonna del Tempio C. Il museo contiene una marea di materiali strepitosi, oggetti di pregio della colonia greca, provenienti dalla necropoli, da stipi votive, da porzioni dell'abitato, e anche dal territorio. Non mancano testimonianze di età romana e tardoantica come quelle di Sofiana. E' un museo vecchio, non solo nella struttura architettonica, ma nella concezione. Poco attrattivo e comunicativo: e infatti è visitato da poche migliaia di persone all'anno! Eppure a Gela sono stati scoperti anche alcuni importanti relitti greci, uno dei quali è stato recuperato: è però in casse in attesa di una sistemazione, utilizzando l museo come un magazzino!
Nel pomeriggio visitiamo un luogo assolutamente strepitoso: Capo Soprano, un sperone affacciato sul mare, una costa lunghissima con una sabbia finissima. Qu è stato ritrovato uno dei tratti più lunghi e meglio conservati delle mura greche, con grandi blocchi di arenaria e blocchetti di terra cruda. Un'opera straordinaria, in passato restaurata e conservata male con pannelli di vetro applicati alle superficie, ora posto sotto una grande tettoia (una sorta di tensostruttura in corten e teli di goretex). Un luogo magico, in un contesto paesaggistico molto bello, ovviamente anche in questo caso visitato da pochissimi. Eppure sarebbe uno splendido parco urbano, se fosse attrezzato di spazi per i bambini, piste per correre e fare un po' di ginnastica, per una passeggiata, per leggere un libro o un giornale o per bere un caffè. Ancora una volta tante occasioni sprecate in questa Sicilia bellissima e sfortunata! Di questo si parla a lungo, in maniera vivace e appassionata, con tante persone, la sera per oltre due ore, in un sabato del 1 di aprile: non uno scherzo ma una dimostrazione di partecipazione e di volontà di mettersi in gioco da parte dei cittadini.
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