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Premio Edipuglia Renzo Ceglie 2023
Sono passati ben sette anni dalla scomparsa dell’ingegner Renzo Ceglie, fondatore e per molti decenni protagonista di Edipuglia. Recentemente sono venuti meno anche due grandi studiosi che a Edipuglia e a Renzo Ceglie sono sempre stati legati, di fatto favorendo quasi quarant’anni fa la nascita della casa editrice barese specializzata nelle scienze umanistiche, nota e apprezzata a livello internazionale: Carlo Carletti e, più recentemente, Giorgio Otranto.
Per ricordare il suo fondatore, ad appena un anno dalla sua scomparsa, la famiglia Ceglie e la casa editrice vollero istituire un Premio destinato alle ricerche di giovani promesse della ricerca nazionale e internazionale. Si trattava in tal modo di dar seguito a uno degli impegni di Ceglie: il sostegno ai più giovani studiosi. Il premio consiste, infatti, nella pubblicazione di monografie di ricercatori under 40, scelte da una Commissione scientifica, composta da Carlo Carletti, Rosalba Dimundo, Daniele Manacorda, Marcello Marin, Giorgio Otranto, Saverio Russo, Marina Silvestrini, Domenico Vera e presieduta da chi scrive.
Proprio Giorgio Otranto era stato tra i più convinti sostenitori dell’attribuzione del premio a Lorenzo Livorsi per il suo saggio, in lingua inglese, Verse Hagiography between Epic and Panegyric: Venantius Fortunatus’s Life of St Martin, ospitato nella collana Quaderni di Vetera Christianorum, legata alla storica rivista barese di studi cristianistici. Si tratta di un volume importante, fondato sulla rilettura critica di alcune sezioni della Vita S. Martini di Venanzio Fortunato, che ha spinto l’autore a considerare in una luce nuova questo poema epico, di cui ha colto gli stretti legami, oltre che con Sulpicio Severo e Paolino di Périgueux, con la tarda produzione panegirica in prosa e versi, la tradizione epica di Virgilio e Claudiano, l’esegesi cristiana antica. Il libro, impreziosito anche da belle illustrazioni, conferma le qualità scientifiche di questo giovane filologo laureato all’Università di Pisa, borsista alla Scuola Normale Superiore, con un dottorato alla University of Bristol e un profilo fortemente internazionale (ha svolto studi nelle università di Reading, Kent, Wien, Hamburg, Edimburgh), borsista post-doc alla Università di Hamburg e ora a Bamberg, i cui interessi di ricerca spaziano in vari campi, dalla poesia latina tarda all’agiografia, dall’esegesi cristiana antica alla paleografia, dalla critica testuale alla storia della tradizione manoscritta.
Nel corso degli anni il Premio Edipuglia Renzo Ceglie ha acquisito un rilievo sempre maggiore, tanto da essere considerato ormai uno dei riconoscimenti più ambiti. Molte le opere premiate nelle precedenti edizioni, sia nella storia antica e moderna (prima edizione, 2017: Luciano Traversa, Provvidentia e temeritas in Cicerone, e Davide Balestra, Gli imperiali di Francavilla), in archeologia (seconda edizione, 2018: Manuel D. Ruiz Bueno, Dinámicas topográficas urbanas en Hispania. El espacio intramuros entre los siglos II y VII d.C.; terza edizione, 2019: Valeria di Cola, L’arco di Druso sulla via Appia); nella papirologia (quarta edizione 2020-21: Lorenzo Sardone, con l’opera I Papiri del De Corona di Demostene. Storia e critica del testo), nella cristianistica (quarta edizione 2020-21: Mario Resta, con il saggio “Cristo vale meno di un ballerino?”. Danza e musica strumentale nel vissuto dei cristiani di età tardoantica).
Con questo nuovo libro si arricchisce il catalogo di una casa editrice che, nel quadro dei profondi cambiamenti in atto nel mercato editoriale italiano e internazionale (si pensi all’affermazione dell’editoria digitale e alla crisi del tradizionale libro cartaceo, all’espansione dell’open access – campo nel quale anche Edipuglia è sempre più attiva -, alla nascita delle university press, che rischiano di fare concorrenza alle case editrici, mettendo in crisi un settore importante dell’impresa culturale italiana), cerca tenacemente di conservare lo spirito e lo stile impressi dal suo fondatore: la qualità scientifica, la “cura artigianale”, lo stretto rapporto con gli autori-ricercatori e con le istituzioni scientifiche.
Infine, un cenno a un elemento fondante di Edipuglia: pur operando in orizzonti sempre più internazionali (come dimostra la presenza di numerosissimi autori stranieri nel suo catalogo), tanto da essere forse più nota in Italia e all’estero che localmente, il legame con la Puglia, con la sua storia, la sua cultura, il suo patrimonio, le sue università è sempre stato fortissimo. Più volte in tanti hanno suggerito di modificare il nome della casa editrice, fortemente voluto e difeso dall’ing. Ceglie. Infatti, quel nome, insieme a un forte radicamento territoriale, non significa affatto localismo e provincialismo. Tutt’altro! Nel nome della Puglia, la casa editrice barese promuove da decenni la ricerca scientifica umanistica come patrimonio universale.
Giuliano Volpe
Mercoledì 3 maggio, alle ore 10:30, si svolgerà nella sede universitaria di Santa Teresa dei Maschi (città vecchia) la cerimonia del Premio Edipuglia Renzo Ceglie, con la presentazione del volume premiato da parte di Marcello Marin, professore emerito di letteratura cristiana antica dell’Università di Foggia e Domenico Lassandro, già professore di letteratura latina nell’Università di Bari. Sono previsti gli interventi di saluto del Rettore Stefano Bronzini e del Direttore del Dipartimento di Ricerca e Innovazione Umanistica Paolo Ponzio. Interverrà la Commissione Giudicatrice.
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