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Quando un liquore racconta la storia
Il terzo giorno a Chengdu prevede la visita ad un museo per certi aspetti insolito, Shuijinfang Museum: un museo dedicato ad una antica fabbrica di grappa, posto in una zona marginale della città in epoca Ming, nei pressi del fiume che consentiva di disporre di molta acqua pulita, necessaria per la lavorazione della grappa ricavata con la fermentazione e la distillazione del riso e di vari cereali. Una produzione antica, le cui prime tracce risalgono ad almeno il primo millennio a.C. La fabbrica ha molto più di un secolo di vita e dopo una fase di abbandono è stata oggetto di un restauro di grande qualità e cura. La scelta per conservare questo straordinario manufatto di archeologia industriale è stata la più intelligente: far continuare a vivere la produzione. Pertanto la fabbrica funziona, esattamente con le stesse modalità tradizionali, e produce grappa, il cui odore intenso invade gli spazi e investe i visitatori. Il museo è privato, gestito dalla società che produce la grappa (anche in un’altra fabbrica più moderna), e riceve un sostegno dal governo che ne ha riconosciuto l’interesse culturale. Bellissimo il plastico del quartiere nel quale era collocata la fabbrica, realizzato sulla base di una stampa antica. Il padiglione principale è occupato dalle fosse nelle quali è posto il riso, prima macinato e compattato in ‘mattoni’, per la sua fermentazione. La pasta viene poi trasferita in un altro spazio dove sono collocati anche gli alambicchi. Gli operari, vestiti con abiti da lavoro tradizionali, eseguono le stesse operazioni di sempre, trasportando il riso con carriole di bambù e ruote di legno. Sono stati effettuati anche scavi archeologici che hanno portato alla scoperta di strutture più antiche per la stessa produzione.
È, dunque, un museo d’impresa, che prevede anche l’esposizione dei prodotti, la degustazione (grappa invecchiata 1 anno o 10 anni) e anche l’acquisto dei prodotti (di straordinaria qualità e anche dal costo non economico), un museo con soluzioni molto interessanti, capaci di far comprendere non solo la storia della produzione di liquori distillati e l’intero processo produttivo ma anche il tipo di attività svolte, le condizioni di lavoro, il contesto urbanistico e sociale, un museo vivo.
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