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Sopralluogo del CS a Spoleto e Norcia
Una giornata molto intensa e importante per conoscere la situazione degli interventi postsismici in Umbria per il patrimonio culturale. E' stata l'occasione per visitare il deposito-laboratorio di pronto soccorso allestito a Spoleto in loc. Santo Chiodo, dalla Regione Umbria nel 2008: un ampio capannone attrezzato, con scaffalature, rastrelliere, tavoli da lavoro e tante attrezzature per il pronto intervento. Oltre 5000 i pezzi qui raccolti e ricoverati soprattutto dalle chiese della Valnerina, in corso di trattamento da parte di restauratori dell'Opificio delle Pietre Dure e da liberi professionisti. Qui abbiamo avuto una conferenza stampa con la presidente della Regione Catiuscia Marini (che è restata in visita con noi tutta la giornata, cosa assai apprezzata), il segretario generale MiBACT Carla Di Francesco, il vescovo di Spoleto monsignor Boccardo, il prefetto Fabio Carapezza Guttuso, il direttore dell'ISCR Gisella Capponi e Sandra Rossi in rappresentanza dell'OpD, con il coordinamento della soprintendente dell'Umbria Marica Mercalli. Servirebbero strutture di questo tipo dappertutto in Italia, per fronteggiare le inevitabili e prevedibili prossime tragedie. Così come servirebbe una sezione specifica della Protezione Civile specializzata nel patrimonio culturale. Poi il gruppo si è trasferito a Norcia per visitare il cantiere della chiesa di san Benedetto e altri nel centro della città (dove è in parte rinata la vita, con negozi aperti e molte case abitate - cosa ben diversa dal tragico silenzio e dallo spopolamento trovato nel marzo scorso a Camerini). Poi alla chiesa del San Salvatore in Campi, dove è stata realizzata una grande copertura e sono in corso i lavori di scavo stratigrafico delle macerie e di recupero di migliaia di frammenti (molti di quali portati nel deposito di santo Chiodo); a beve si allestirà sul posto un laboratorio per il trattamento e il restauro dei materiali. Infine alla Chiesa di Sant'Eutizio, dove la situazione è ancor più drammatica perché la montagna si sta sfaldando: il campanile del piccolo cimitero è crollato sulla chiesa sottostante e anche molte tombe sono crollate. E' uno spettacolo assai triste quello di questo cimitero distrutto dal terremoto.
Una giornata che ci ha consentito di dimostrare vicinanza, gratitudine e sostegno sia ai tecnici del MiBACT impegnati in maniera straordinaria nelle attività di catalogazione, recupero, restauro, progettazione sia agli enti locali e anche per acquisire ulteriori dati per elaborare altre proposte, che presenteremo lunedì prossimo nella riunione del Consiglio e che si aggiungeranno a quelle già presentate a marzo nella riunione di Matelica.
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