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Treviso, città d'acqua e di cultura

Sono a Treviso per presentare il mio libro alla Fondazione Benetton (invitato dal suo attivo direttore Marco Tamaro), una realtà culturale vivace e attiva, in particolare sul tema dei paesaggi, che quest'anno festeggia i suoi primi 30 anni di attività. E' l'occasione per visitare un po' la città (che, lo ammetto, non conosco: un po' fuori dai percorsi, rischia di essere esclusa dalle visite; eppure merita!). Una città a misura d'uomo, elegante, efficiente, curata; con un centro storico di grande qualità, reso ancor più affascinante dal reticolo di canali e di vie d'acqua. Palazzi molto belli, con la caratteristica di conservare significative parti delle splendide decorazioni dipinte: una vera città 'picta', tutta da conoscere. Non posso visitare tutto (devo tornarci assolutamente), ma basta la visita del San Nicolò a rendermi felice, con un'architettura sobria e austera e una quantità di tele e di affreschi da togliere il fiato: Tommaso da Modena, Giovanni di Giacomo da Padova, Francesco Bassano, Battista e Lorenzo Bregno, la gigantesca raffigurazione di s. Cristoforo (12 m!), e ancora Savoldo, fino a Lorenzo Lotto. 
E poi che cucina di qualità! A cominciare dal radicchio trevigiano: assolutamente fantastico (risotto eccellente, fantastico arrostito, ottimo in tutti i modi, anche sulla pizza!). Per non parlare del prosecco, ovviamente. E del tiramisù che pare sia stato inventato qui, in un ristorante che ho anche avuto il piacere di provare.
Una visita merita la sede della Fondazione Benetton, con una biblioteca fornitissima e specializzata, archivi, laboratori. Bellissima la mostra su la geografia e la guerra, che visito con enorme interesse (accompagnato dal curatore Massimo Rossi): carte geografiche, mappe, strumenti di rilievo topografico, nel contesto della Grande Guerra: una mostra che riesce a far parlare le carte geografiche, che fa cogliere il lavoro delle persone che quelle carte hanno realizzato, che mostra la dinamicità della rappresentazione geografica per effetto dei cambiamenti politici, culturali, sociali, e ancora le forme di propaganda, ecc. Un allestimento molto curato, essenziale ed elegante (grazie alla collaborazione con i creativi di Fabrica): un piacere vedere tanti ragazzi in visita, accompagnati da bravissime guide. Tra le tante carte, la mia preferita è la bella rappresentazione dell'Italia rovesciata, vista dal Nord verso il Sud e il Mediterraneo.

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