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Anatomia di uno scandalo"
Vista su Netflix la miniserie americana "Anatomia di uno scandalo" (Very British Scandal), che pare stia avendo un gran successo. Basata sull'omonimo romanzo di Sarah Vaughan (che non è la straordinaria e indimenticabile cantante jazz ma Sarah Hall, una giornalista inglese che usa quel meraviglioso pseudonimo) è la storia di un potente e belloccio ministro degli interni inglese, conservatore, con bella moglie e bei figli, ottima università e gioventù in un famoso club di studenti di Oxford, condiviso con il suo amico primo ministro, che ha la passione per le avventure sessuali. Molto interno allo spirito "me too" (si invita nei titoli di coda anche alla denuncia di stupri), la serie è ben interpretata e ben girata, ben fatte le ambientazioni londinesi, ma sinceramente l'ho trovata alquanto deludente, un po' melensa e alquanto inverosimile per alcune vicende. Insomma si può vedere, è leggera, ma mi è sembrata poco significativa e davvero assai poco efficace anche negli obiettivi di denuncia che pure si propone.
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