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E' partito l'attacco al PPTR!
Come era prevedibile, è partito il fuoco di fila contro il Piano Paesaggistico Territoriale Regionale, da poco adottato dalla Giunta Regionale; e che questi attacchi vengano da certi settori politici della destra è quasi ovvio e certamente prevedibile; che vengano anche da esponenti del PD, come il consigliere Fabiano Amati, è invece deprimente.
E' chiaro che chi intende difendere le politiche del passato, fatte di consumo del territorio, di espansione edilizia incontrollata, di idee ormai arcaiche di sviluppo consideri il nuovo PPTR un ostacolo, un pericolo per gli interessi speculativi.
Il PPTR della Puglia è ormai considerato un modello a livello nazionale; molte regioni guardano con interesse a questa esperienza pugliese, per imitarlo.
Leggo che alcuni lamentano uno scarso coinvolgimento: dov'erano quando si sono organizzate conferenze d'area in tutta la Puglia, in città capoluogo come in piccoli centri, quando sono state organizzati seminari, incontri con le associazioni, con i comuni, con gli ordini professionali, etc. La redazione del Piano, sviluppatasi nel corso di anni, è stata quanto mai condivisa e partecipata, con l'assessore Barbanente e il coordinatore Magnaghi sempre presenti, insieme a tante altre persone, come me stesso, coinvolte nel lavoro. Mi auguro che le associazioni culturali e ambientali, gli ambienti più avveduti e avanzati delle professioni, i settori della società civile più attenti a nuove e diverse forme di sviluppo, facciano sentire la propria voce, per evitare che prevalgano gli interessi particolari nel bloccare o stravolgere il PPTR, ma semmai per contribuire a migliorare ulteriormente questo straordinario strumento democratico di pianificazione del futuro della Puglia.
Segnalo questa opportuna risposta sulla Gazzetta del Mezzogiorno dell'Assessore Angela Barbanente all'articolo del capogruppo della Puglia 'prima di tutto' che ha attaccato sullo stesso giornale il PPTR con argomenti pretestuosi.
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