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I Florio di Sicilia
Negli ultimi tempi mi è capitato di leggere romanzi storici centrati du storie di famiglie del sud. Prima l'ottimo (e non facilmente superabile) 'Gente del Sud' di Raffaello Mastrolonardo, ora 'I leoni di Sicilia' di Stefania Fauci, che racconta le vicende dei Florio. Una potente famiglia di umilissimi origini calabresi, pescatori e mercanti di specie, trasferitasi alla fine del Settecento a Palermo per volontà di Paolo Florio, con il fratello Ignazio, la moglie Giuseppina e il figlioletto Vincenzo.
Partendo da un piccola e puzzolente bottega, i due fratelli cominciano un percorso difficilissimo nel commercio di spezie, reso arduo anche dalla diffidenza nei loro confronti da parte dei palermitani. Ma furono Ignazio, dopo la morte del fratello, e il giovane energico, a volte spietato, nipote Vincenzo, amato come un figlio, a fare il salto, e in particolare quest'ultimo. Le vicende del progressivo arricchimento attraversano tutto l'800, nei rapporti difficili con i Borbone e tra Palermo e Napoli, il ruolo di una aristocrazia decadente, le rivolte, l'arrivo di Garibaldi e i non meno facili rapporti con i Savoia, con protagonisti Vincenzo e sua moglie Giulia e poi l'energico loro figlio Ignazio, che finalmente sposa un'aristocratica, facendo compiere alla famiglia l'ultimo salto nella scala sociale.
Un bel romanzo, scritto bene, con una buona capacità di ambientazione storica e belle descrizioni di Palermo e della Sicilia. Una lettura piacevole e anche istruttiva.
Partendo da un piccola e puzzolente bottega, i due fratelli cominciano un percorso difficilissimo nel commercio di spezie, reso arduo anche dalla diffidenza nei loro confronti da parte dei palermitani. Ma furono Ignazio, dopo la morte del fratello, e il giovane energico, a volte spietato, nipote Vincenzo, amato come un figlio, a fare il salto, e in particolare quest'ultimo. Le vicende del progressivo arricchimento attraversano tutto l'800, nei rapporti difficili con i Borbone e tra Palermo e Napoli, il ruolo di una aristocrazia decadente, le rivolte, l'arrivo di Garibaldi e i non meno facili rapporti con i Savoia, con protagonisti Vincenzo e sua moglie Giulia e poi l'energico loro figlio Ignazio, che finalmente sposa un'aristocratica, facendo compiere alla famiglia l'ultimo salto nella scala sociale.
Un bel romanzo, scritto bene, con una buona capacità di ambientazione storica e belle descrizioni di Palermo e della Sicilia. Una lettura piacevole e anche istruttiva.
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