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I valori che contano
Un perfetto libro per l’estate! Non c’è nessuna considerazione negativa in questa definizione. Tutt’altro. Perché I valori che contano (avrei preferito non scoprirli) è un libro leggero, divertente, ironico e profondo e riflessivo al tempo stesso. Senza alcun intento intellettualistico. Sempre con leggerezza e divertimento. Anche quando tocca temi più ‘tristi’ e assai poco divertenti, come la scoperta di un linfoma, il ricovero in ospedale, le tante analisi, le attese, la cura, Diego De Silva, narratore sopraffino, lo fa sempre con ironia, con la battuta pronta del suo straordinario personaggio, Vincenzo Malinconico, avvocato suo malgrado, un po’ sfigato, quasi per scelta, colto ma non erudito, intellettuale ma mai presuntuoso, supponente e arrogante, ironico con se stesso e con il mondo, mai banale, capace di proporre riflessioni sulla vita, sui rapporti con le donne (non particolarmente bello ma irresistibilmente simpatico, riesce sempre a stare con donne superfighe), con gli affetti, con i figli. Capace di battute improvvise e irresistibili, sparate in qualsiasi circostanza (“Sono l’Eric Clapton della puttanata”, si definisce lui stesso, al telefono con la figlia, per la sua capacità di improvvisare battute a ripetizione!). Ho riso tantissimo leggendo questo libro. Malinconico è anche produttore, quasi involontario (gli vengono naturali!), di frasi che producono negli altri, soprattutto nei suoi clienti (si occupa spesso di matrimoni in crisi), profonde reazioni riflessive, come quella dominante in questo libro “E’ faticoso scrivere i titoli di coda della vita in comune”.
Ho letto tutti i romanzi con protagonista Vincenzo Malinconico e trovo che ancora una volta De Silva ha fatto centro. Scrive benissimo, descrive personaggi e situazioni in maniera eccellente, ha un perfetto uso delle parole.
Insomma, un libro che consiglio. Una lettura (estiva, ma non solo) estremamente piacevole e di grande qualità.
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