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Otto montagne

Visto Otto montagne di Felix Van Groeningen e Charlotte Vandermeersch, un film che ha per protagonista la montagna e l’amicizia. Due bambini, uno cittadino, torinese, con mamma insegnante e papà ingegnere, tutto lavoro, ma con la passione della montagna che cerca di trasferire al figlio. L’altro totalmente montanaro, incapace di vivere altrove. Uno che si ribella e rifiuta il padre. L’altro che trova nel papà dell’amico il padre mai avuto, che a sua volta trova in quel ragazzo il figlio allontanatosi. Uno che va alla ricerca di sé lontano, in Nepal, l’altro che sacrifica anche la propria famiglia per non lasciare la montagna nella quale è nato. È poi la montagna che riallaccia i rapporti e fa riscoprire amori non coltivati, come quello con un padre riscoperto. I due giovani Pietro e Bruno si ritrovano nella costruzione di una casa in alta montagna per esaudire un desiderio del padre. Film delicato, drammatico, recitato benissimo in particolare dagli ottimi Luca Marinelli e Alessandro Borghi. Film ovviamente lento e forse volutamente (un po’ troppo) lungo, con lunghi silenzi e poche parole , com’è tipico della montagna. Meravigliosa la fotografia, da National Geographic, con la scelta di un formato quadrato invece del grande schermo. Assolutamente consigliato, e non solo agli appassionati della montagna.
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