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In difesa dell'ISIME

Lo sfratto dell'ISIME, Istituto storico italiano per il medio evo, da parte del Comune di Roma è a dir poco scandaloso. Non solo per le pretestuose motivazioni (necessità di spazi per l'archivio capitolino, mentre nello stesso palazzo storico ci sono spazi recentemente recuperati dallo stesso Comune e mai utilizzati e presunti debiti) ma anche e soprattutto per il pessimo segnale che si lancia: un istituto di ricerca storica, di antica tradizione e tuttora vitale, con la sua biblioteca, il suo archivio, le sue pubblicazioni, i suoi convegni e seminari, fondato nel 1883 e ospitato in quella sede dal 1923, viene sfrattato come un qualsiasi occupante abusivo. La storia non è qualcosa di inutile, di superfluo, oggi più che mai. E in particolare la storia del medioevo, che tanti straordinari studiosi hanno cercato di sottrarre finalmente a quella visione stereotipata di 'secoli bui'. Nomi illustri di storici hanno fatto e fanno tuttora la storia di questo Istituto.
Insopportabile è la retorica di chi non perde occasione di parlare di cultura e di 'bellezza' e poi smantella istituzioni culturali così importanti.
Mi auguro che la sindaca Raggi e'assessore alla cultura Bergamo rivedano tale decisione e che l'intero mondo della cultura e le varie istituzioni della tutela, della ricerca, della formazione facciano sentire la propria voce per evitare un così grande errore.

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