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La storia di Puglia sull'altare di Barletta

La cattedrale di Barletta, tra tutte le architetture medievali della Puglia, rappresenta un complesso assai peculiare, per il suo carattere composito, frutto della sovrapposizione e accostamento di edifici diversi: un carattere non inconsueto in Puglia, ma che nella chiesa di santa Maria Maggiore di Barletta raggiunge un livello di stratificazione particolarmente complesso, che è stato possibile ricostruire grazie ad un accurato e lungo lavoro di scavo archeologico, di lettura degli elevati, di restauro e di studio attento di una documentazione assai ricca.

La storia architettonica di questo straordinario edificio di culto è ora raccontata nel bel volume di Angelo Ambrosi, già professore al Politecnico di Bari, che raccoglie gli studi condotti nel corso di alcuni decenni, a partire dal 1984, quando gli fu affidato l’incarico di seguire i lavori di restauro della chiesa barlettana. Gli scavi archeologici condotti dalla Soprintendenza archeologica hanno consentito di indagare le preesistenze, e specificamente una tomba di età daunia, con interessanti materiali di corredo (Marisa Corrente) e ben due chiese (Pasquale Favia e Roberta Giuliani), la prima realizzata nel VI secolo dal potente vescovo di Canosa Sabino, come documentano anche mattoni con il suo monogramma, l’altra di età altomedievale (X-XI secolo), sulle quali si impostò l’edificio romanico (XII-XIII secolo). Quest’ultimo, non di grandi dimensioni ma di notevole qualità, fu poi ulteriormente ampliato e arricchito con apporti gotici (XIV-XVI secolo) mediante l’aggiunta di un coro a cappelle radiali.

Oltre a ricostruire l’intera vicenda architettonica, Ambrosi ha il merito di inserire la chiesa nel quadro dell’evoluzione urbana di Barletta. Attraverso l’analisi di un monumento di straordinaria importanza che racchiude in sé tutte le vicende più rilevanti della storia della città e della sua comunità, dalle fasi daunie fino ad oggi, il volume di Ambrosi ci consente di conoscere meglio un esempio mirabile dell’architettura pugliese, meridionale e adriatica, un complesso palinsesto di edifici, di apparati decorativi, di manifestazioni del culto, il principale elemento aggregante dell’abitato e della popolazione.

Questo volume segna anche l’avvio di una nuova iniziativa scientifica ed editoriale, promossa dalla Diocesi di Trani, Barletta, Bisceglie, Nazareth: Aufidus Collana di studi e testi di Archeologia, Arte, Architettura, Storia del Territorio (Edipuglia). Una collana che intende caratterizzarsi per un approccio multidisciplinare e si propone di raccogliere studi dedicati all’archeologia, ai monumenti, alle manifestazioni artistiche, ai documenti, insomma alla storia globale del territorio attualmente compreso nella Arcidiocesi, cioè le città di Barletta, Trani, Bisceglie, Corato, Margherita di Savoia, San Ferdinando di Puglia, Trinitapoli e l’intero territorio: la bassa valle dell’Aufidus, appunto, e le vicine aree costiere. Lo studio storico-architettonico della Cattedrale di Barletta esplicita assai bene l’impostazione della nuova collana, presentandosi come un contributo importante, ricco di dati e d’idee, arricchito da una documentazione iconografica di grande qualità: foto, piante, sezioni, assonometrie, ricostruzioni informatizzate, cartografia storica, carte topografiche. Ma, soprattutto, ci consegna una lezione, come emerge con forza dal lavoro, fatta di competenza e di rigore, ma anche di grande passione e amore, sviluppatosi nel corso degli anni di lavoro, nel restauro e nello studio del monumento.

 
La presentazione del volume di Angelo Ambrosi, Santa Maria Maggiore di Barletta (XII-XVI sec.). L’architettura, (Edipuglia, Bari 2015) si terrà mercoledì 25 marzo alle ore 18,00 presso la Cattedrale di Barletta. Sono previsti interventi di S.E. Giovan Battista Pichierri, Arcivescovo di Trani-Barletta-Bisceglie-Nazareth, S.E Michele Seccia, Vescovo di Teramo, già responsabile della cattedrale di Barletta ai tempi dei restauri, Pasquale Casella, Sindaco di Barletta, e Antonio Castorani, Presidente della Fondazione CRP. Le relazioni saranno svolte da Carlo Birrozzi, nuovo soprintendente Belle Arti e Paesaggio delle provincie Bari-BAT-Foggia, e Pina Belli D’Elia, già docente di storia dell’arte medievale all’Università di Bari. Coordinerà Giuliano Volpe, docente di archeologia all’Università di Foggia, Presidente del Consiglio Superiore Beni culturali e paesaggistici del MiBACT e coordinatore della collana Aufidus.

Articolo pubblicato in La Gazzetta del Mezzogiorno, 23.3.2015, p. 14
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