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Replica dell'Università di Foggia: nessuna irregolarità procedurale nell'affidamento di incarichi didattici gratuiti a dipendenti di Enti pubblici e Istituzioni

Con riferimento all'articolo pubblicato su "Il Mattino di Foggia" in data 20.10.2013 e ad alcuni interventi divulgati sui social network su presunte irregolarità procedurali messe in atto dall'Università degli Studi di Foggia in ordine all'affidamento di incarichi didattici a dipendenti di Enti pubblici e Istituzioni per la formazione degli studenti universitari iscritti ai Corsi di studio di vario livello, si ritiene necessario precisare quanto segue:L'Università degli Studi di Foggia respinge con forza gli attacchi e le accuse denigratorie riguardo a presunti favoritismi nell'ambito di procedure volte all'affidamento di incarichi didattici a dipendenti di Enti e Istituzioni di ricerca sottolineando di aver agito sempre nel pieno rispetto della normativa vigente.A tal proposito si precisa che ai sensi dell'art. 23 della legge 30 dicembre 2010, n. 240 (Norme in materia di organizzazione delle università, di personale accademico e reclutamento, nonché delega al Governo per incentivare la qualità e l'efficienza del sistema universitario) le Università, al fine di avvalersi della collaborazione di esperti di alta qualificazione in possesso di un significativo curriculum scientifico e professionale, possono stipulare convenzioni con gli Enti pubblici e le Istituzioni di ricerca finalizzate alla stipula di contratti con i dipendenti dei predetti Enti ed Istituzioni per lo svolgimento di attività di insegnamento a titolo gratuito. Tale strumento normativo è stato utilizzato dalle Università per evitare che i continui tagli al Fondo di Finanziamento Ordinario, potessero inevitabilmente e pesantemente compromettere la sostenibilità dell'offerta formativa attraverso un impoverimento dei corsi di studio a scapito degli studenti.L'Università degli Studi di Foggia in ottemperanza a quanto previsto dalla suddetta normativa ha stipulato, a partire dal 2011, ben 31 convenzioni con Enti ed Istituzioni di ricerca pugliesi e di altre regioni italiane (tra questi l'Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia, l'Ufficio Scolastico provinciale, Camera di Commercio di Foggia, ASL FG, Azienda Ospedaliera Universitaria, vari Istituti scolatici delle province di Pescara, Taranto, Roma, Lecce, Napoli, Bari) per l'affidamento di insegnamenti didattici al fine di rispondere in maniera adeguata alle esigenze formative dei Dipartimenti ed evitare un danno agli studenti. I suddetti incarichi sono stati conferiti dopo seria e rigorosa selezione e previo parere favorevole del Nucleo di valutazione di Ateneo (che si ricorda essere organo di garanzia della congruità del curriculum scientifico e professionale dei titolari dei contratti di insegnamento, art. 22 dello Statuto) mediante stipula di contratto di diritto privato a titolo gratuito al dipendente dell'Ente/Istituzione aderente alla convenzione.L'Università degli Studi di Foggia sottolinea, inoltre, che nonostante il difficile e delicato periodo di crisi, è riuscita a garantire senza sostenere alcun costo l'attivazione di corsi di insegnamento che altrimenti sarebbero stati disattivati con grave nocumento per gli studenti. Si ribadisce, peraltro, che i corsi di studio sono soggetti ad una valutazione da parte degli studenti frequentanti e che si è registrato un generale apprezzamento della qualità degli stessi. Il Magnifico Rettore Giuliano Volpe esprime, pertanto, anche a nome dell'intera comunità accademica, profonda gratitudine nei confronti dei docenti degli Istituti ed Enti convenzionati che, in questi anni, con competenza e generosità si sono fatti carico gratuitamente di corsi di studio dimostrando grande attaccamento all'Università di Foggia.Alla luce di quanto sopra esposto è evidente che le accuse di favoritismo e, soprattutto, di uso di procedure scorrette sul piano dell'imparzialità riportate sia nell'articolo del quotidiano "Il Mattino di Foggia" che negli interventi pubblicati sui social network sono totalmente infondate e gravemente lesive dell'immagine dell'Università di Foggia nonché del suo massimo rappresentante nella persona del Rettore prof. Giuliano Volpe. Pertanto, a norma della legge sulla stampa, si chiede al Direttore de "Il Mattino di Foggia" la rettifica della notizia riportata per aver attribuito atti lesivi della credibilità istituzionale e personale del massimo vertice e contrari a verità, con la stessa evidenza dell'articolo citato.Si invita, inoltre, a non proseguire nel fornire notizie false e denigratorie sull'Università degli Studi di Foggia e sui suoi rappresentanti preannunciando, in caso contrario, azioni adeguate per tutelare il nome e la reputazione istituzionale.
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