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Il Consiglio Superiore BCP per gli Archivi
Il Consiglio superiore dei Beni culturali e paesaggistici,
udita la relazione del Presidente del Comitato tecnico scientifico per gli archivi e udito il dibattito, durante il quale è intervenuto il Direttore Generale degli archivi, oltre ad altri componenti del Consiglio, approva la presente mozione, di cui è parte integrante la relazione presentata nella riunione del 12 ottobre scorso.
Pur apprezzando gli sforzi e l’impegno del Ministro e del Direttore Generale per gli archivi e soprattutto il reperimento di nuove risorse economiche e di personale scientifico che saranno stanziate dalla legge di stabilità 2016, esprime viva preoccupazione per lo stato in cui continuano a versare gli Archivi di Stato e le Sovrintendenze archivistiche e, più in generale, la tutela e la conservazione del patrimonio archivistico.
Per quanto riguarda le memorie digitali delle Pubbliche amministrazioni, ritiene necessario un forte impegno del MIBACT e del Governo stesso nel suo complesso, al fine di garantirne la salvaguardia: a) riqualificando le competenze delle Commissioni di sorveglianza e dei Sovrintendenti archivistici per una più efficace azione di tutela in materia di gestione documentale e conservazione dei documenti digitali; b) garantendo una più stretta collaborazione istituzionale dell’amministrazione archivistica con le autorità che presiedono alla redazione delle regole tecniche sugli archivi digitali correnti e di deposito, nelle quali risultano trascurate le metodologie archivistiche essenziali per la funzionalità della gestione documentale e per un contenimento delle spese delle procedure informatiche e, soprattutto, per le operazioni di selezione e scarto, che rientrano nelle responsabilità degli archivisti di Stato e sono la condizione per la conservazione permanente della documentazione più rilevante.
Per quanto riguarda gli Archivi di Stato e le Sovrintendenze archivistiche, ritiene necessario favorire una celere e concreta attuazione del piano di razionalizzazione delle sedi e dei depositi per la soluzione del problema dei fitti passivi, attualmente articolato in più di un triennio, in considerazione dell’urgenza di trovare spazi per la documentazione in attesa di versamento, predisponendo investimenti per la riqualificazione e l’adeguamento strutturale degli stabili demaniali individuati come sede alternativa per gli Istituti archivistici. Il piano di razionalizzazione non dovrà coincidere con un mero taglio alla pubblica spesa, ma dovrà tradursi in occasione fondamentale per il rilancio degli archivi conservati e tutelati dal Ministero, redistribuendo i risparmi per le spese di ordinaria amministrazione e per migliorare la qualità dei servizi erogati al pubblico. In tal senso ritiene necessario prevedere il mantenimento degli Archivi di Stato esistenti in province destinate alla soppressione come presidi culturali territoriali, posti alle dipendenze dell’Archivio di Stato della nuova provincia.
Ritiene urgente avviare un piano pluriennale e sistematico di reclutamento del personale archivistico che assicuri un ricambio del personale tecnico che uscirà dall’amministrazione in massa nel giro di pochi anni, anche sulla base di un organico che tenga realisticamente conto delle dimensioni e della qualità della documentazione conservata e dell’ampiezza dei territori e della quantità e qualità degli archivi vigilati per una più adeguata tutela dei beni e gestione dei servizi.
Ritiene altresì necessario che gli Istituti archivistici dispongano di attrezzature e mezzi per una politica di digitalizzazione e messa in rete delle serie documentarie più fragili per evitarne l’ordinaria consultazione a fini di tutela; di rendere più efficace la condivisione in rete dei documenti riprodotti; di semplificare le procedure amministrative e garantire agli utenti la gratuità delle riproduzioni di documenti effettuate con mezzi propri.
Prende atto dell’accordo sulla tutela dei beni librari che terrà conto delle competenze dei bibliotecari e della conferma che si tratta di soluzione temporanea e apprezza, infine, l’attenzione dedicata alle Scuole di archivistica.
Si chiede, pertanto, all’On. Ministro la costituzione di un gruppo di lavoro interdisciplinare, cui affidare il compito di analizzare le criticità ed individuare priorità di intervento.
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