Blog

Musei e turismo, la ricetta di Volpe

Il presidente del Consiglio superiore del ministero: "Bene le domeniche gratis in siti e monumenti ma pensiamo a gestioni miste e a nuovi servizi a pagamento per rilanciare l'occupazione giovanile"

di ANTONIO FERRARA

GRANDE merito delle domeniche gratuite è di aver fatto riscoprire i musei ai cittadini, ma servono ora nuove iniziative per mantenere alto l'interesse dei visitatori". Giuliano Volpe è il presidente del Consiglio superiore dei beni culturali, organo consultivo del ministro Dario Franceschini.


Professore Volpe, per la "Domenica al museo" c'è chi chiede di superare la gratuità e di prevedere un obolo per consentire comunque di incamerare fondi per i restauri e per dare lavoro. Che pensa?
"Io la lascerei, anche perché si è registrato un aumento sia dei visitatori che degli incassi, perché in contemporanea è stato abolito l'ingresso gratuito per gli over 65. Invece, va fatto un ragionamento sui servizi da offrire a chi entra gratis, prevedendo altre attività a pagamento che diano lavoro e profitto".

A cosa pensa?
"Miglioriamo, ad esempio, i servizi di ristorazione, offriamo un merchandising di qualità, organizziamo percorsi guidati, mettiamo in programma visite teatralizzate, allestiamo concerti ".

Nessun ticket, allora.
"No. Certo, se uno vede un museo uno, due e tre volte, poi, alla quarta, deve essere invogliato a tornarci. Penso potrebbe essere utile, ad esempio, immaginare le Domeniche al museo per i bambini, oppure caratterizzarle con un tema specifico. Quindi, non si paga il biglietto, ma si pagano i servizi. E offrendo attività e manifestazioni, si invitano le persone a tornare al museo. E questo può portare alla creazione di posti di lavoro ".

Professore, in varie città italiane, accanto ai musei statali, alla prima domenica del mese si entra gratuitamente anche in altri monumenti. Napoli non ha ancora adottato questo schema.
"Roma lo ha fatto, così come tante piccole città, anche grazie all'accordo stipulato tra il ministero e l'Anci. Anche perché, al cittadino, poco importa sapere se un museo è statale o comunale. In ogni caso va migliorato il sistema, mettendo in rete musei statali, civici e diocesani, uniformando orari, attivando biglietti unici e offrendo standard di qualità uniformi".

Questo è uno dei compiti che spettano ai nuovi direttori dei 20 musei nazionali, 4 dei quali in Campania: Capodimonte, Archeologico di Napoli, Reggia di Caserta e Paestum.
"Ma la vera grande rivoluzione del sistema varato dal ministro Franceschini sono i 17 poli museali regionali. In Campania lo guida Mariella Utili, un'ottima direttrice. Il Polo deve occuparsi della messa in rete, anche guardando ai musei più piccoli e immaginando soluzioni gestionali miste".

Il successo di pubblico per l'apertura straordinaria della biblioteca dei Girolamini conferma che a Napoli e in Campania c'è una forte domanda di turismo culturale. Come promuovere occupazione giovanile nel settore dei beni culturali?
"Sono stato all'Anfiteatro di Capua, affidato a giovani preparati che fanno visite guidate, con ristorazione di qualità. Penso poi all'esperienza importante della cooperativa dei giovani di don Antonio Loffredo alle catacombe della Sanità".

Piccole imprese, cooperative, terzo settore: Napoli può ripartire dai beni culturali?
"Il ministro ha appena firmato un decreto per la concessione in uso di beni demaniali a privati. Si tratta di una strada da potenziare: penso che tanti luoghi d'arte chiusi e abbandonati in Campania e in Italia potrebbero essere affidati a piccole imprese culturali. Lo si è fatto a Canosa, dove 1300 cittadini hanno sottoscritto le quote di una fondazione che gestisce un'area prima invasa dai rifiuti: oggi 10 persone lavorano e gli scavi sono puliti e visitati, e i cittadini li considerano un patrimonio importante ".

http://napoli.repubblica.it/cronaca/2015/10/14/news/musei_e_turismo_la_ricetta_di_volpe-125092766/ 
<< Indietro

Ultimi post

L'infinita cialtronaggine con il dottorato in Italia

La vicenda del Dottorato di ricerca, cioè del livello più alto della formazione universitaria, inteso come avvio alla ricerca in vari ambiti, in...

Le assaggiatrici

Ho visto “le assaggiatrici” di Silvio Soldini, che ha aperto il Bifest di Bari che proprio oggi si chiude. Un film interessante, piano, senza picchi...

Fratelli di culla di Alessandro Piva

Ho visto stasera al Galleria, dove è stato presentato dopo il Bifest, Fratelli di Culla, docufilm di Alessandro Piva, che racconta la storia del...

Come mi piacerebbe che sia il nuovo rettore Uniba

Finalmente è stato pubblicato il bando per le candidature per il rettorato di Uniba. Si può, quindi, uscire dalla situazione dei...