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Pina Belli, una combattente 'rompiscatole'
Oggi al funerale di Pina Belli nella splendida basilica di San Nicola a lei tanto cara con tanta gente, tanti amici, tanti colleghi, ho avuto il privilegio di offrire una piccola testimonianza di affetto e di stima, insieme ad altri, don Damiano Fonseca, il sindaco Antonio Decaro, i colleghi e amici Raffaella Cassano, Fabrizio Vona, Maurizio Triggiani, Luisa Derosa, la figlia Anna D’Elia. Tante sarebbero state le cose da dire nei pochi minuti a disposizione. Ho voluto ricordare il suo impegno di docente universitaria, la sua costruzione di strutture di ricerca e formazione, la sua generosità con gli studenti, soprattutto la sua lezione etica nel non chiudersi in asfissianti recinti disciplinari, nel rapporto con i pubblici, nella sua chiarezza e nel suo impegno nella comunicazione e divulgazione del patrimonio, nel rapporto tra studio del passato e impegno nel presente. Tra le tante altre cose che avrei voluto dire e che non ho potuto dire c’è che era combattiva, militante, attiva: era una rompiscatole! E questa era una delle cose che più mi piaceva di lei; è una caratteristica tipica di chi vuole fare e di chi sa fare e per questo ha dato fastidio ad alcuni mediocri tanto da esserne stata spesso osteggiata.
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