Blog
Servi della gleba?
Produce una tristezza enorme e un senso di malessere e anche di vergogna, mentre contiamo quotidianamente i morti tra i medici e assistiamo grati al sacrificio quotidiano di infermieri, operatori sanitari, poliziotti, carabinieri, personale della protezione civile e tanti volontari (volontari sì, ricordiamocene quando si fanno le polemiche contro i volontari!) e mentre tanti professionisti, anche quelli della cultura, precari e senza garanzie, sono a casa senza alcuna forma di compenso e di futuro, leggere le lamentele di un funzionario su un sito noto per fare della polemica catastrofista e distruttiva a prescindere la sua ragione di esistere. Poverina, è 'costretta' al lavoro da casa, addirittura con usando il suo computer personale e la sua rete internet, sentendosi quasi un "servo della gleba" (potrei suggerirle qualche libro di storia medievale per capire a quale stato giuridico e sociale si sta paragonando). Forse l'unica scusante è lo stipendio - che comunque c'è, piccolo dettaglio da ricordare solo per rispetto di chi non lo ha - oggettivamente basso, ma questo è un problema non di questo momento ma generale, esito della sottovalutazione del lavoro di insegnanti e professionisti della cultura nel nostro Paese.
Per fortuna la stragrande maggioranza dei funzionari è di tutt'altra pasta: lavorano come e più di prima, con i mezzi che hanno, e anche con grande creatività oltre che con competenza e professionalità, ne approfittano anche per studiare, fare letture lasciate da tempo in sospeso, scrivere. Non dimenticano di essere anche ricercatori. Consapevoli anche di essere - noi tutti prescindendo dalle afferenze a diversi ambiti - dei 'privilegiati', sì dei privilegiati, con garanzie che altri non hanno e anche un mestiere tra i più belli: occuparsi per professione di cultura, di studio, di patrimonio culturale e del suo senso e valore per i cittadini e per la società contemporanea, anche in un momento drammatico come quello che stiamo vivendo.
Ultimi post
Drill baby drill. La maggioranza vuole le opere pubbliche senza prima fare indagini archeologiche di Giuliano Volpe
Non c’è pace per il patrimonio culturale e in particolare per quello archeologico. A pochi giorni dal tentativo di modificare i requisiti di...
La fine delle scuole di specializzazione è un colpo al nostro patrimonio culturale
L'ANGOLO DEI BLOGGER. Se la modifica all'Ordinamento professionale del Mic fosse confermata, per svolgere funzioni delicate di tutela, valorizzazione,...
Non si può affidare il sistema universitario all'algoritmo
Con la riforma Bernini l’Abilitazione Nazionale non avrà più alcun valore reale. Raggiunto un certo punteggio e ottenuto il semaforo verde...
Il documento per Gaza dei lavoratori del ministero della Cultura
La richiesta al governo di misure concrete sul conflitto israelo-palestinese e iniziative di sensibilizzazione nei luoghi della cultura 03 Ottobre 2025...





































































