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Una campagna elettorale di idee e progetti, non di chiacchiere e polemiche
Una campagna elettorale, anche se breve, dovrebbe rappresentare un momento di riflessione e di progettazione collettiva del futuro, in questo caso del futuro della città di Bari. Una città che ha conosciuto un indubbio progresso negli anni passati ma che mi sembra priva di un progetto che dia una prospettiva. Io sono convinto che Bari possa e debba essere una città della cultura, della ricerca e dell'innovazione (culturale e non solo tecnologica), capace di includere maggiormente pezzi di società attualmente esclusi, in grado di evitare i rischi (che invece mi sembrano incombere pesantemente) del peggiore turismo di consumo, che rischia di snaturare il suo centro storico, finalmente sottratto alla malavita ma che ora rischia di essere sottratto ai baresi e trasformato in un gigantesco B&B-ristorante-pub. Bari deve diventare finalmente una vera città universitaria, con servizi, alloggi, esperienze culturali per gli studenti, integrati nella vita cittadina. Bisognerebbe bloccare il consumo di suolo, recuperare l'esistente, porre fine alla cementificazione, curare paesaggio. In particolare servirebbe un gran lavoro di decoro urbano, soprattutto nelle periferie. Ma soprattutto, prima ancora che per i turisti, bisogna fare in modo che Bari sia una città sempre più colta e vivibile per i suoi cittadini. Speriamo che si cominci a parlare di questi e di altri temi importanti.
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