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Una testimonianza che mi ha commosso
Oggi a Bitonto, nell’iniziativa organizzata da Città Democratica, ho reicontrato il mio professore del liceo Nicola Pice, un professore che ha segnato la mia vita, con il suo insegnamento e con il suo modello di rigore etico, di impegno civile, di amore per lo studio. In ogni mio intervento ricordo la funzione fondamentale che hanno avuto i miei docenti nell’aiutarmi a crescere, ad imparare a comprendere la realtà, a sviluppare la capacità critica, a costruire un progetto di vita; e ogni volta, insieme ad altri bravi professori, il mio pensiero va in particolare a Nicola Pice. Oggi Nicola ha voluto farmi uno straordinario regalo. Alla fine dei miei interventi e del dibattito, ha chiesto di intervenire, ricordando un episodio di 38 anni fa, quando io ero suo studente al terzo liceo classico a Terlizzi e lui era un giovanissimo docente. Ha ricordato di avermi consigliato la lettura di alcuni libri di Vegetti, Hauser, Finley, Sinclair, Masaracchia, Cantarella, per la preparazione di una tesina sulla democrazia degli antichi e ha voluto leggere la conclusione di quel mio testo che, lo confesso, avevo quasi dimenticato, e che ha voluto regalarmi.
Riporto la parte di quel mio scritto giovanile che Nicola Pice ha letto, provocando la commozione mia ed anche di altri partecipanti all’incontro: «Ma il messaggio che dobbiamo cogliere da quella fantastica esperienza politica (naturalmente analizzata storicamente) è quello di un modo diverso di far politica, è quello di un diverso rapporto tra leaders politici e masse, è quello di una necessaria partecipazione popolare alla via politica, è quello di superare gli strumenti tradizionali delle democrazie occidentali di abbattere la teoria elitista con la sua visione del ‘politico professionista come eroe’, è quello di costruire una società diversa, a misura di uomo, del popolo e per il popolo, in cui difatti il libero sviluppo di ciascuno sia condizione indispensabile del libero sviluppo di tutti». Un testo giovanile, scritto 38 anni fa, che, come ha detto Nicola Pice, ispira ancora oggi la mia maniera di intendere l’impegno politico.
Grazie Nicola per questa straordinaria testimonianza e soprattutto per quanto mi hai insegnato.
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