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Il Consiglio Superiore BCP contro l'abbassamento del livello del titolo di studio per i concorsi MiBACT

Il Consiglio Superiore ‘Beni Culturali e Paesaggistici’ del MiBACT, riunito il 16 novembre 2015, appresa la notizia dell’approvazione al Senato di un emendamento relativo all’abbassamento al livello della laurea triennale del titolo per l’accesso ai prossimi concorsi per 500 posti di funzionari tecnico-scientifici del MiBACT previsti nella Legge di Stabilità attualmente all’esame del Parlamento, esprime viva preoccupazione e decisa contrarietà verso tale decisione, dal chiaro sapore demagogico, evidentemente assunta in maniera leggera e frettolosa.

Se tale norma dovesse essere conservata, si rischierebbe di annullare in gran parte il positivo risultato rappresentato dall’avere previsto, dopo molti anni di blocco delle assunzioni, un nuovo consistente reclutamento di personale tecnico-scientifico, che andrà a coprire parzialmente i vuoti creatisi negli anni scorsi e previsti prossimamente nelle soprintendenze, nei musei, nelle biblioteche, negli archivi, nei luoghi della cultura. I futuri funzionari dovranno svolgere ruoli assai delicati nel campo della tutela e valorizzazione dei beni culturali e del paesaggio italiano, che necessitano di specifiche competenze e di una adeguata preparazione scientifica, che nessuna laurea di primo livello può garantire.

Il Consiglio Superiore ritiene che la decisione di prevedere un titolo di primo livello per funzioni così rilevanti risulti anche offensiva nei confronti dei tanti giovani, preparati nelle università italiane e straniere, che con impegno ed enormi sacrifici, personali e delle loro famiglie, conseguono lauree magistrali, master, specializzazioni, dottorati, in Italia e all’estero (di cui la povera Valeria Solesin, dottoranda di ricerca alla Sorbona di Parigi, morta nei recenti tragici eventi, rappresenta ormai un simbolo).

Una scelta di tale tipo da parte del Parlamento svuoterebbe di fatto di significato le specifiche classi di laurea e le scuole di specializzazione e le scuole di dottorato destinate alla formazione di archeologi, archivisti, bibliotecari, storici dell'arte, economisti della cultura, e altre qualificate figure professionali del patrimonio culturale.

Il Consiglio Superiore chiede con forza agli onorevoli Parlamentari di modificare tale norma, chiaramente sbagliata, prevedendo come titolo di accesso ai prossimi concorsi del MiBACT la laurea magistrale disciplinare (o titolo equipollente) e un titolo di terzo livello, o, in subordine, almeno due anni di formazione di terzo livello (scuole di specializzazione, dottorati di ricerca, qualificati master), e invita il ministro on. Dario Franceschini e il sottosegretario on. Ilaria Borletti Buitoni a mettere in campo tutte le iniziative necessarie per garantire procedure che salvaguardino l’elevata qualità tecnico-scientifica del personale, di cu il MiBACT ha assoluta necessità per svolgere appieno le sue delicate funzioni di servizio pubblico.

 

 


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