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Fulmini e spazzatura
Il libro di Enrico Giannichedda "Fulmini e spazzatura" è davvero un libro molto importante che consiglio vivamente di leggere, di studiare, di utilizzare per una riflessione su un aspetto centrale del nostro lavoro di archeologi, quello della classificazione, che com'è noto, occupa una parte enorme della vita di un archeologo, di qualsiasi cosa si occupi. Grazie a questo libro, attraverso la storia dei metodi classificatori, anche grazie alla presentazione di una serie ampia di figure che hanno segnato i progressi della ricerca archeologica e l'affinamento dei metodi e delle tecniche (dalle pietre del fulmine di Michele Mercati e Christian Thomsen fino a Tiziano Mannoni, Jean-Paul Morel, Ian Hodder e alla spazzatura di William Rathje), attraverso la comparazione con altri ambiti scientifici della classificazione, grazie alla costruzione di un vero e proprio 'glossario' (tipologia, gruppo, classe, tipo, idealtipo, attributi ecc.) e degli strumenti di lavoro (schede, disegni, foto, archivi informatici, ecc.) Enrico ci porta a chiarire domane e obiettivi del lavoro classificatorio (a volte noioso, certamente lungo, indubbiamente prezioso e irrinunciabile), aiutandoci a uscire dalla semplice archeografia e a fare archeologia. Un libro prezioso! Frutto di anni e anni di studio, di ricerca sul campo e in laboratorio, di riflessione teorica da parte di un grande archeologo. Grazie Enrico per questo ulteriore tuo contributo.
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